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Aria. La relazione 2024

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Aria. La relazione 2024

La Relazione regionale della qualità dell’aria fornisce un quadro dettagliato di quanto monitorato dalle centraline della Rete Regionale durante l’intero 2024.

Si conferma il totale rispetto in Veneto dei valori limite annuali del PM10 (come accade dal 2018), del PM2.5 (per il quarto anno consecutivo) e del biossido di azoto (dal 2020). Permane diffuso il superamento del valore limite giornaliero per il PM10, nonostante un lieve decremento dei giorni di superamento. In diminuzione rispetto al 2023 anche gli episodi di superamento del valore obiettivo per la protezione della salute umana dall’ozono, legati alle condizioni meteorologiche che hanno contraddistinto l’estate 2024 rispetto a quella precedente, con periodi meno frequenti e meno prolungati di stabilità atmosferica e caldo intenso. Sostanzialmente stazionarie le concentrazioni di benzo(a)pirene, che mostrano ancora superamenti del valore obiettivo. Tutti gli altri inquinanti, in continuità con gli anni scorsi, non hanno fatto registrare particolari criticità.

Lo standard di qualità dell’aria più difficile da rispettare resta il valore limite giornaliero per il PM10. Nel 2024 infatti 8 stazioni di fondo su 21 hanno rispettato il valore limite giornaliero: tre sono ubicate in provincia di Belluno (Area Feltrina, Pieve d’Alpago e BL-Parco Città di Bologna), due in provincia di Vicenza (Schio e Bassano), una in provincia di Treviso (Conegliano), una in provincia di Verona (Boscochiesanuova) e una in provincia di Padova (Parco Colli Euganei). Per quanto concerne le stazioni di traffico e industriali, una sola centralina rispetta il valore limite giornaliero, BL-La Cerva (8 giorni di superamento), confermando in ogni caso la situazione nettamente migliore per il PM10 nelle aree montane e di fondovalle, anche nelle stazioni di traffico, rispetto alla pianura. Tutte le altre stazioni registrano un numero di superamenti più alto dei 35 giorni consentiti, con il massimo di 66 sforamenti a VR-Borgo Milano e a San Bonifacio.

Per quanto concerne invece i valori obiettivo sono rimaste sostanzialmente stazionarie le concentrazioni di benzo(a)pirene, la cui sorgente emissiva principale è la combustione della biomassa per il riscaldamento domestico. A questo proposito le medie annuali per il benzo(a)pirene hanno superato il valore obiettivo annuale di 1.0 ng/m3 nel capoluogo di Treviso (1.4 ng/m3) e di Padova (1.1 ng/m3) e nelle centraline di Alta Padovana (1.6 ng/m3), Area Feltrina (1.5 ng/m3), San Donà di Piave e Malcontenta (1.2 ng/m3), mentre sono stati registrati livelli inferiori al valore obiettivo nelle restanti 10 stazioni.

In riferimento all’ozono rimane diffuso il superamento del valore obiettivo per la protezione della salute umana. Quest’ultimo, mediato sul triennio 2022-2024, è stato superato, in analogia con le precedenti annualità, in quasi tutte le stazioni; fanno eccezione le stazioni di fondo di Adria, BL-Parco Città di Bologna e Area Feltrina (oltre che le stazioni di traffico di VE-Rio Novo e RO-Largo Martiri). D’altro canto l’estate 2024 ha fatto registrare anche molte meno ore totali di superamento della soglia di informazione (19 ore totali in 11 episodi di superamento) rispetto al semestre estivo 2023 (117 ore totali in 47 episodi di superamento) e al semestre estivo 2022 (338 ore in 133 episodi di superamento), evidenziando una generale diminuzione dei picchi di questo inquinante per il 2024. I superamenti della soglia di informazione si sono verificati principalmente a metà luglio, inizio agosto e fine agosto, in particolare nelle stazioni di Asiago (9) e Boscochiesanuova (4). Gli episodi di criticità più prolungati (da 2 a 6 ore) si sono verificati l’11 luglio (6 ore), il 12 luglio, il 1° agosto e il 29 agosto (2 ore).

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