Ultimo aggiornamento
21-05-2025 15:46
Il monitoraggio annuale delle ricadute del termovalorizzatore San Lazzaro di Padova è previsto da una convenzione sottoscritta da Arpav, Provincia di Padova, Comune di Padova, Comune di Noventa Padovana e Azienda ULSS 6.
L’accordo prevede tre distinti monitoraggi:
monitoraggio a Padova con stazioni fisse (APS1 e APS2), site rispettivamente in viale Internato Ignoto e via Carli
monitoraggio a Noventa Padovana mediante un mezzo mobile posizionato in via Tasso (dal 13/01/2024 al 13/03/2024 e dal 06/06/2024 al 20/08/2024)
monitoraggio di diossine, furani, policlorobifenili diossina simili e idrocarburi policiclici aromatici nell’area di massima ricaduta (sito Alpini di San Gregorio) e in un sito di bianco rispetto al termovalorizzatore San Lazzaro (stazione APS2).
In sintesi gli esiti dei tre suddetti monitoraggi:
Monitoraggio della qualità dell’aria a Padova tramite stazioni fisse
Le concentrazioni degli inquinanti misurati nel 2024 presso le stazioni di APS1 e APS2 risultano tra loro simili. Gli elementi di criticità che si evidenziano, in linea con quelli delle altre stazioni di Padova, riguardano:
il PM10, per i superamenti del limite giornaliero, specie nel semestre invernale, in analogia a quanto accade a livello regionale nelle stazioni di pianura;
l’ozono nel semestre estivo, per i superamenti del valore obiettivo, in entrambe le stazioni e, ad APS1 anche per un superamento della soglia di informazione, analogamente a quanto accade anche a livello regionale;
il benzo(a)pirene, critico ad APS1, pari al limite ad APS2.
Gli altri inquinanti monitorati non risultano critici.
Monitoraggio della qualità dell’aria a Noventa Padovana con un mezzo mobile
Il monitoraggio della qualità dell’aria si è svolto a Noventa Padovana con una stazione rilocabile in via Tasso dal 13/01/2024 al 13/03/2024 e dal 06/06/2024 al 20/08/2024. I valori di concentrazioni degli inquinanti misurati a Noventa Padovana, confrontati con quelli delle altre stazioni fisse di Padova, evidenziano le medesime criticità.
Tali criticità riguardano le concentrazioni estive di ozono e quelle invernali delle polveri e del benzo(a)pirene. Gli altri inquinanti misurati, come benzene, biossido di zolfo, monossido di carbonio, biossido di azoto e metalli non risultano critici.
Monitoraggio della qualità dell’aria a Padova con campionatori ad Alto Flusso
Il monitoraggio degli inquinanti organici persistenti presenti in aria ambiente nell’area di massima ricaduta e di bianco rispetto al termovalorizzatore si è svolto con due campionatori ad alto flusso siti presso la sede degli Alpini di San Gregorio e presso la stazione fissa di APS2. Le misure hanno coperto i periodi invernale, estivo e autunnale 2024.
Il confronto dei risultati del 2024 con quelli storici di Padova, non evidenzia criticità, né nei valori di concentrazione, né in quelli di tossicità equivalente.
I valori stagionali ricavati per la tossicità equivalente a Padova nel 2024:
si confermano inferiori al limite cautelativo di 150 fg/m3 (LAI-2004);
risultano inferiori al valore medio di 100 fg/m3 indicato dall’OMS per ambienti urbani.
Le concentrazioni degli IPA risultano in linea con quelle misurate nelle stazioni fisse di Padova.
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